Quo vadis: la prima opera transmediale. Da caso letterario a fenomeno della cultura di massa
Organizzata in occasione del centenario della morte di Henryk Sienkiewicz, la mostra intende presentare le diffuse e multiformi tracce che Quo vadis?, il più noto romanzo dello scrittore, ha lasciato in vari campi dell’arte (cinema, musica, pittura e teatro) e nella cultura popolare in genere. La mostra verrà accompagnata da altri eventi dedicati a questo tema, tra cui una conferenza internazionale (14-15 novembre) sulla presenza di Quo vadis? nella cultura del XX secolo e una rassegna di film ispirati all’opera (13-16 novembre).
Il successo italiano dello scrittore
L’obiettivo principale della mostra è presentare le diverse forme attraverso cui la popolarità di Quo vadis? si è manifestata in Italia. A cavallo tra il XIX e il XX secolo il romanzo riscosse nella penisola un enorme successo, rimanendo in seguito ancora per molto tempo tra le opere preferite del canone delle letture scolastiche. In Italia un enorme successo incontrarono anche gli adattamenti cinematografici del romanzo. Nel contesto italiano il fascino dell’opera derivò dal fatto che la sua azione si svolgeva a Roma, ma anche che proprio nella capitale furono realizzate le riprese dei suoi migliori adattamenti per il grande schermo (Guazzoni 1913, D’Annunzio 1924, LeRoy 1951, serial RAI 1985).
Descrizione della mostra
La mostra si articola in alcune serie di pannelli illustrativi che presentano la vita di Henryk Sienkiewicz, i suoi legami con l’Italia, le origini di Quo vadis? e il suo successo in Italia e nel mondo.
Una sezione a sé è dedicata agli adattamenti cinematografici dell’opera. In essa sono esposti anche i poster e le fotografie delle riprese di tutti i film ispirati a Quo vadis? (1913, 1924, 1951, 1985, 2001), tra cui alcune rare immagini, presentate al pubblico per la prima volta, delle riprese scattate durante la produzione della M-G-M, provenienti dalla raccolta della Cineteca di Torino e da alcune collezioni private.
Una sezione è dedicata anche alla presenza di Quo vadis? negli altri campi dell’arte, come il teatro, la musica e l’arte popolare: fumetti, cartoline, pubblicità, adattamenti per bambini. Le maggiori attrazioni di questa sezione sono senz’altro rappresentate dalle tavole originali del fumetto di Rodolfo Toti del 1981, messe a disposizione dal loro autore, dalle fotografie dell’adattamento per il teatro di Silvano D’Arborio (1901) e da una scultura in bronzo che rappresenta Licia trascinata dal toro, proveniente da una collezione privata.
Completano il percorso della mostra componenti multimediali:
Registrazioni d’archivio dell’operra Quo vadis? di Jean Nougués
Un breve documentario sul museo di Sienkiewicz a Oblęgorek e un intervista alla bisnipote dello scrittore
Un documentario sulla creazione del film del 1951: All’inizio: Quo vadis e la genesi di questa epopea biblica
Curatore della mostra: prof. Monika Woźniak
La mostra è organizzata da:
Accademia Polacca delle Scienze – Centro di Roma,
con il contributo dell’Istituto Polacco del Libro,
in collaborazione con:
Biblioteca Raczyński – Museo di Henryk Sienkiewicz di Poznań
Istituto Polacco di Roma,
Università di Wrocław,
Università Sapienza di Roma
Museo Nazionale del Cinema di Torino
Oggetti esposti provengono dalle collezioni di:
Museo Nazionale del Cinema di Torino
Biblioteca Alessandrina di Roma
Museo di Burcardo di Roma
Biblioteka Raczyńskich – Muzeum Henryka Sienkiewicza w Poznaniu
Muzeum Teatru Wielkiego i Opery w Warszawie
Eye Institute, Amsterdam
Pontificio Istituto di Studi Ecclesiastici, Roma,
Polski Instytut Studiów nad Sztuką Świata
Molti oggetti provengono dalle collezioni private di:
Raffaele de Berti and Elisabetta Gagetti
Ivo Blom
Luigi Marinelli
Jerry Murdoch
Mirosław Słowiński
Rodolfo Torti
Martin M. Winkler
Monika Woźniak